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giovedì 10 luglio 2014

Praticante sul mare di nebbia

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. Gli articoli 21 e 27 della nostra Carta Costituzionale sanciscono la libertà di pensiero e di stampa, diritti e cardini inviolabili della nostra società.

Nel ripassare il cosiddetto federalismo demaniale secondo cui sono trasferiti alle regioni i beni del demanio marittimo ed i beni del demanio idrico, mi sono ricordato di un esame sostenuto all’ultimo anno di Università: diritto della navigazione. Uno degli esami più inutili dei mie 5 anni (facciamo 8) ma che, come ogni cosa inutile, mi appassionò a dismisura. 

Forse perché ho sempre sognato di lasciare questa dannata Lombardia e andare ad esercitare la professione (qualunque essa sia, anche il gigolò) al mare, magari esser il legale del Porto di Ancona, meglio ancora di Senigallia mia seconda casa. 

Un grande difetto che mi ha sempre caratterizzato è però quello di rendere tutto troppo romantico e per tale ragione irrealizzabile. 

Mi vedo infatti nel mio studio, in cima ad un faro tormentato dalle onde, con in mano un codice, vestito con un maglione a collo alto...e una pipa. Un viandante sul mare di nebbia, ma di fronte il mare invece che le Prealpi Orobie. 

Tornato nel mondo reale mi sono reso conto che in fondo non è un sogno così impossibile (esame-di-stato-del-figa-permettendo). 

Certo sarei uno dei pochi casi di emigrazione al contrario. Tutti che vengono al nord a lavorare. Io che vado a fare il pezzente giù. Si ma un pezzente felice. Mi comprerei una piccola casa coloniale in cui tenere i miei 300 cani e un pony per mia nipote. La mattina mangerei bomboloni invece che i PAIN CROÛTE (biscotti secchi veramente insulsi  e asfittici e abulici e biologici). In luogo del bergamaschissimo POTA userei un altro intercalare molto carino, ma che in realtà è una bestemmia e che per tale ragione preferisco non riportare (solo perché Papa Francesco mi segue dopo il post dell’altro giorno). A proposito, tifo Argentina. Anche se Maradona mi è sempre stato sul cazzo e penso che Lionello sia molto meglio di Lui (probabilmente in questo momento una mia lettrice e futura moglie Napoletana mi starà insultando). 

Concludo con una barzelletta: SOGNAVO DI ENTRARE IN MARINA, MA LEI NON VOLEVA.


Nota: Marina è la mia migliore amica del mare...

Nota n.2: a volte mi capita di parlare ai miei amici utilizzando la voce di una signora di 50 anni che vende le tagliatelle a Senigallia. Immagino sia tutto nella norma. Nello specifico ad ogni domanda rispondo con un " Orca madosca vuoi ancuora un puochino dè tagliatuelle???


2 commenti:

  1. Copione, ritirarmi in un faro con la pipa è il mio di sogno da anni.

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