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domenica 20 luglio 2014

Striscia di Garza...

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. Gli articoli 21 e 27 della nostra Carta Costituzionale sanciscono la libertà di pensiero e di stampa, diritti e cardini inviolabili della nostra società.

Parlare anche solo lontanamente di ciò che sta accadendo in questi ultimi giorni in Palestina mi sembrava un insulto. Ma lo devo fare. Perché in fondo questo è un blog agrodolce. Perché tutti dovremmo manifestare la nostra indignazione. 

Tra le notizie che mi hanno maggiormente colpito vi è quella per cui gli Israeliani, prima di bombardare, sono soliti chiamare a telefono gli abitanti della zona. 

“Ciao sono il tuo nemico Ebreo, mi passi la mamma? Si buonasera signora sto per bombardarvi con degli elicotteri ipertecnologici che ci hanno fornito gli americani (mentre voi ci lanciate i sassi…non si fa, cattivi palestinesi!). Ah giusto, dimenticavo, avete 3 minuti di tempo per andarvene”. Quei tre minuti non li hanno quasi mai. Sembra una barzelletta nera, ma non lo è. Era la testimonianza di una donna Palestinese che aveva appena perso suo figlio,la sua casa. Il suo piccolo mondo. La sua vita. 

Ma oggi dopo l’ennesimo Raid mi sono chiesto cosa stia facendo l’ONU, che misure stia adottando. 

Ma poi leggo: 

L’ONU DICHIARA: "80 MILA GLI SFOLLATI" (Notizia di TgCom 24..). 

No ma…ora l’onu fa solo il calcolo di quanti civili sono rimasti senza casa?

Che cazzo è diventato l’ISTAT?

DOVREBBERO MEDIANTE LA DIPLOMAZIA, E NON SOLO, FAR CESSARE QUESTA FOTTUTA GUERRA. MA L’ONU è FORMATA DALLE STESSE NAZIONI CHE RIFORNISCONO GLI ISRAELIANI.

Un gatto che non può mangiare la sua stessa coda. 

Mio nonno è morto quando avevo 12 anni, mi raccontava spesso di ciò che ha vissuto durante la seconda guerra mondiale e di quanti arti (era un medico) ha dovuto tagliare per salvare le vite dei suoi commilitoni. 

Mi ricordava che nonostante tutto,nonostante l’odio, quando guardava negli occhi un nemico vedeva se stesso. 

Perché le lotte di potere ci vogliono auto-annientare, ma siamo tutti uguali e vogliamo tutti la stessa cosa. 


Un territorio in cui vivere in libertà. 

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