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martedì 14 ottobre 2014

Senza titolo

Ok (parlo alla mia coscienza) bisogna essere chiari. Lei sta con lui. Ama lui. E amerà per sempre lui. 

Vorrei solo poter dire che…

Ti guardavo spesso mentre mi parlavi, ma tu non notavi nulla. 

O forse non volevi.  

Sguardi che sfuggono all’attenzione di chi non vuole essere visto. 

E mentre mangiavo quel pezzo di torta al cioccolato e pere avrei voluto abbracciarti e dirti “Non capisci che sei tu quella che voglio?”.

Non quella pazza di Rossana, non quella spocchiosa di Laura, non quella stronza di Francesca. 

Ma le mie parole non riuscivano mai ad essere serie, lo sai anche tu, è la mia natura. 

E allora ti facevo ridere con i miei stupidi racconti e le mie assurde imitazioni.

E alzandoci ti guardavo e ti prendevo in giro e tu sorridevi, annichilendo ogni mio problema. 

Ti immaginavo con me in bici sulla mia Bianchina, chissà perché. Insieme in un equilibrio precario, con le tue meravigliose grida di paura, ma una paura controllata e sorniona. E nel tentativo di fermarci ti avrei sussurrato:”Perdona gli ingenui come me perché non possono controllare i loro sentimenti, si buttano a perdifiato in un’incontrollata corsa verso i loro sogni. Perdona i pazzi come me, perché amano senza capire cosa stia succedendo. Ma ti prego non farmi scendere ora perché voglio sentire ancora il mio petto che sussulta. E’ emozione pura e tu sei la mia adrenalina.
Poi una discesa. La velocità che aumenta, insieme attaccati ai freni e la sensazione di non poterci più fermare. 

Ma poi mi salutavi.

Tuo schiavo e rimanevo li fermo ad aspettare un messaggio.

Quante volte ti avrei voluto rispondere "torna indietro, fammi ridere ancora cinque minuti" ma…


tu stai con lui, ami lui e amerai per sempre lui.

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