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lunedì 3 novembre 2014

The Perfect Day

Ci sono quelle giornate di merda in cui ti rendi conto che nulla può andare bene. Un po’ come nella pubblicità della cioccolata ciobar in onda 20 anni fa. 
Ok, esci di casa e ovviamente ti rendi conto che la simpatica lampada che ti eri fatto il giorno prima ti ha procurato un altrettanto simpatico brufolo in un posto poco visibile, in mezzo alla fronte. Va bene, pensi. Se le persone sono superficiali sono cazzi loro, ho molto da offrire, sono un diamante allo stato grezzo (ogni tanto una citazione di Aladdin devo farla) ed un ponfettino non lo noterà nessuno. Attraversi la strada e vedi la tua prima fidanzata che ti grida “ ‘a Ganesh”. Cazzo c’entrerà poi ganesh. Ah, il pallino rosso che mettono in fronte le Indiane…il mio s-brufolo rosso... Che umorismo da bar. Però intanto ridi, la battuta ci stava. Culona del cazzo. 
Va bene, nessun problema una umiliazione può bastare. Ma è a quel punto che vedi la donna dei tuoi sogni, la dott.ssa Bigoli.Con nonchalance fai finta di nulla e inizi a leggere il cellulare, lei si avvicina, il cuore pulsa da sotto il Moncler. Ti saluta con un sorriso magnifico, la guardi ed esclami: buonasera. 

Figa sono le 9.00 di mattina. 

Come cazzo ti è venuto in mente. E’ a quel punto che ricordi le parole del tuo migliore amico immaginario modenese: venditi bene Luca, sei un cabarettista mancato. Lo sappiamo tu ed io (e basta).  

“Ah ah, oggi sono proprio simpatico, volevo fare lo spiritoso”. E sullo “Spiritoso” ti scappa la cicca dalla bocca che raccogli con un risucchio. Finissimo.  

Ok me te ne vai alla grande. 

La giornata trascorre con qualche corroborante figura di merda, ma ci sta. Sei decisamente un ignorante, cambierai, studierai da capo procedura civile, esame che all’Università hai forse letto una volta prendendo peraltro un sonoro 28. Come sia stato possibile te lo chiedi ancora. 

Esci da lavoro con la pioggia, le somiglianze con la pubblicità del Ciobar iniziano a farsi preoccupanti. Vedi una ragazzina con un k-way giallo canarino che raccoglie un gattino. “dove c’è Barilla c’è casa”. Ok hai le allucinazioni.  Corri verso casa sperando di non incontrare super viki o il venditore del GIRA GIRA GIRA SCEGLI ROTOWASH. Un signore in macchina si ferma e ti chiede l' indicazione PER IL MERCATONE DELL’ARREDAMENTO DI FIZZONASCO. Corri sempre più veloce mangiando mille tic tac e volete sapere perché è tutta naturale niente è meglio di te. Forse è ora di chiamare tua sorella, un po’ di psicanalisi non farà male. 

Ma è la parte finale della giornata che ti sconvolge. Tra i tuoi numerosi amici di Facebook ultimamente ha attirato la tua attenzione una ragazza che nemmeno conosci, ti sta simpatica. Strano ma vero. Non ci eri più abituato. La contatti così tanto per chiederle cosa stia facendo. E tra una conversazione e l’altra scopri che: conosce tutti i tuoi peggiori nemici, la sorella della tua ex, la zia la nipote e forse pure il cane. Peggio di così.

Desolato dal tuo essere così dannatamente sincero vai a letto, ma ti alzi, hai ancora un "certo languorino" allo stomaco. Ti dirigi verso l’anta dei dolci e in fondo tra un asfittico pain croute e una scatola di Tirlibibi intravedi una bustina Blu. Una miriade di emozioni si insinuano in quella tua testa bacata e ricordi quando tua mamma ti chiedeva, tornato da scuola, come fosse andata la giornata e tu rispondevi:”Oggi ho fatto molto casino e non ho capito un cazzo (e la stessa cosa ti capita dopo 25 anni)”. Per nulla felice lei ti rincorreva per casa lanciandoti qualsiasi cosa avesse a portata di mano (solitamente consistente in uno zoccolo) ma poi, una volta fatta la pace prendeva quella tazzona di latte con il tuo segno zodiacale e la riempiva di quella meravigliosa e profumata e artificiale cioccolata calda.

"Mamma è vero che oggi non ho capito un cazzo, sono scemo?"

"No, sei solo distratto”.

"Cosa mamma?" 

"Nulla dicevo che sei scemo.”

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